blog viaungarettidue

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quanto vicina è stata la luna nei tuoi capelli nei baci senza respiro, sotto il buio di tante notti.

sorridi appena al cattivo gioco nell’aria saranno i colori e i rumori a dettare le linee del giorno, l’incontro è stato breve come sempre non c’erano parole diverse da dire.

a chi la domenica se la gode perché tutta la settimana sopporta il padrone a chi cavalca una moto nell’aria veloce per sentirsi in faccia la vita a chi si raccoglie i vestiti in fretta per fuggire dall’amante focosa a chi il giorno del voto si rigira nel letto senza opinione. alzo il bicchiere

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assente il vento silenzioso il sapore della domenica e la devozione li vedi vestiti a festa incamminarsi, 25 settembre han deciso i succhiatori scalda poltrone e i pulpiti parleranno indicheranno, nelle piazze e nei bar già è argomento come fosse importante l’importante il vitale l’assoluto.

l’aurora sotto il temporale con i suoi tuoni e i suoi lampi, sale il caffè rumoroso l’aroma si sente domenica d’agosto strana senza motivo.

mi piace guardare l’amore dalle scale di un tempio, sentirne il profumo nel vapore di vetri appannati ascoltarne la voce da megafoni antichi coglierne l’anima vera calpestando foglie, mi piace guardare l’amore dai banchi vuoti del passato.

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essenze lungo i fianchi un pizzo nero sottile da non spostare ti sento un caldo dentro che arriva lentamente sulle labbra siamo stati bambini entrambi un tempo e dalla finestra mi lanci un bacio.

senzatempo i pensieri ai tavolini delle strade fiumi di occhi e voci contrastanti vite e vite di passaggio ad ogni angolo tramonti e risvegli d’emozione.

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l’incanto poi finisce dentro scatole in fretta della mente e degli ostacoli, mi piacciono i tuoi occhi azzurri e quel piccolo volto bagnato e ti ascolto attento in questo secolo che rimane, le crepe nel muro s’allargano e vedi movimenti dentro di formiche veloci fuggenti.

il sogno s’interrompe e il vento s’infila sotto la porta sotto le finestre così con il suo rumore i rami si piegano le grosse foglie si staccano cambia l’estate, son sveglio.